Ci
incantiamo di fronte ad una bella tavola apparecchiata, a un bel mazzo di
fiori. Amiamo che il nostro lui decida di aprirci la portiera per farci
scendere offrendoci la mano. Apprezziamo il dono inaspettato, quello che dice
che qualcuno ha pensato a noi. Siamo inarrivabili nell'incedere su delle
bellissime scarpe, convinte che il mondo colga l’orgoglio che abbiamo nel
cuore. Ci drappeggiamo al collo la nostra sciarpa come se indossassimo un
collier di diamanti e portiamo a mano la borsa come fosse il nostro scettro.
Viaggiamo,
nei ricordi e nella vita. Anche quando lo facciamo dentro alle pagine di un
libro, che ci fa vivere mondi ed esperienze fuori dal nostro tempo e spazio.
Guardiamo
il mondo con il naso all'insù Con quell'aria un po’ malinconica e sognante.
Con le nostre convinzioni ben salde nella mente, senza sapere cos'è la paura.
Allure imperscrutabile e piglio fiero da vecchia scuola.
La teiera
d’argento e le porcellane per un tea con l’amica. Perché accogliere è anche
saper ricevere. Ed è meglio guardare a Csaba Dalla Zorza che a Nonna Papera.
La carta,
per scrivere una lettera a qualcuno di caro che non se lo aspetta, perché possa
odorare il nostro profumo. Per scribacchiare degli appunti, da ritrovare un
giorno per caso e scoprirci nostalgiche. Per ringraziare. Perché le buone
maniere non passano mai di moda.
La cura
nel prepararci per uscire. La magia di un abito lungo e importante. Indossare
un cappello e perderci per le sale di un museo.
Siamo
così, con quell'aria un po’ così. Perché abbiamo imparato a scoprire e ad
affinare il gusto del bello. L’armonia degli equilibri. La piacevolezza dei
dettagli.
Impegniamoci
ad essere delle oneste egoiste. Delle moderne principesse che sanno quello che vogliono.
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